I cuccioli di Amarena, la mamma orsa barbaramente uccisa a fucilate circa un mese e mezzo fa, sono per fortuna ancora insieme, stanno bene e si aggirano ancora con tutta tranquillità nell'area del Parco Nazionale d'Abruzzo.

I cuccioli di Amarena

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di Gisella Pasta

I cuccioli di Amarena, la mamma orsa barbaramente uccisa a fucilate circa un mese e mezzo fa, sono per fortuna ancora insieme, stanno bene e si aggirano ancora con tutta tranquillità nell’area del Parco Nazionale d’Abruzzo. La conferma arriva da un video, pubblicato un giorno fa, dal PNALM sulla loro pagina Facebook, un video questa volta a distanza ravvicinata che è riuscito ad immortalare i due giovani orsi, per la cui sorte si era temuto il peggio, dopo l’uccisione della loro madre.

Il filmato che ritrae i due teneri orsi, intenti ad arrampicarsi su alcuni alberi, è stato registrato grazie ad alcune fototrappole che gli addetti del parco, le guardie forestali del nucleo di Gioia dei Marsi e i Carabinieri forestali hanno piazzato in giro, per monitorare i loro movimenti senza disturbarli.

I cuccioli di Amarena
I cuccioli di Amarena

Di seguito riportiamo il contenuto del post del parco.

Come potete vedere dal video i giovani orsi di Amarena stanno bene, e continuano le attività quotidiane che in questo periodo svolgono tutti gli orsi nel Parco: girare e alimentarsi, prima dell’ibernazione invernale.

Un primo elemento da evidenziare, che il video esprime benissimo, è relativo non solo alle dimensioni dei due giovani orsi, che chiamiamo cuccioli, ma che proprio piccoli non sono, anche se l’immaginario collettivo porta sempre a pensarli piccoli, spesso a causa delle foto di cuccioli prese chissà dove, che si trovano continuamente sulla rete, ma anche alla vitalità che esprimono, dimostrando che si stanno adattando all’ambiente e che ce la stanno mettendo tutta, a un mese e mezzo circa dall’uccisione di Amarena (…)

Realizzare questo video, chiarissimo nella sua bellezza, come potete immaginare, non è stato facile, soprattutto perché l’attenzione è quella di evitare ogni tipo di disturbo. La presenza umana continua, intorno agli orsi, favorisce l’abituazione, processo che provoca nel tempo una graduale riduzione di una risposta ad un determinato stimolo e quindi l’animale impara che non ci sono conseguenze negative a stare vicino agli uomini, con le drammatiche conseguenze che conosciamo!

Quindi nel monitoraggio del vasto territorio in cui si muovono i giovani orsi, i Guardiaparco, i Carabinieri Forestali e i tecnici del Parco, che stanno lavorando in sinergia, hanno messo delle fototrappole e quindi era solo importante aspettare che registrassero il passaggio. Solo ieri ci è arrivato questo video che oggi pubblichiamo per rassicurare quanti chiedono informazione sugli orsi. Ma è anche importante ora capire che non è pensabile che ogni giorno ci sia qualcosa da dire o che deve essere sempre successo qualcosa quando non ci sono informazioni quotidiane (…)

Come abbiamo ripetuto in tutti gli aggiornamenti, un’area protetta non è uno zoosafari dove l’uomo, in uno spazio stabilito e recintato, fornisce cibo ad animali selvatici, totalmente addomesticati. La conservazione è tutt’altro e rispetta la selvaticità e l’identità di ogni animale e di ogni pianta che compone e rende gli ecosistemi sani per tutti.

I giovani orsi hanno tutte le possibilità e la vitalità per farcela da soli, ma i pericoli e le possibilità che gli accada qualcosa sono comunque tante. Ma sarebbe così anche se ci fosse stata Amarena. La letteratura scientifica è chiara in questo senso: il 50% dei cuccioli non supera il primo anno di vita a prescindere dalla mamma.

La caratteristica fondamentale della conservazione dei grandi carnivori, non è ridurli ad animali domestici per soddisfare le nostre emozioni ma preservare il territorio in cui vivono, mantenere intatta la loro selvaticità per perpetuare la specie, senza che l’uomo entri nei meccanismi della natura che, dove è integra, perché protetta è in grado di fornire tutto ciò di cui gli animali selvatici hanno bisogno” (…) La salute di orsi marsicani liberi per noi è di prioritaria importanza.

Naturalmente ci auguriamo il meglio per i cuccioli di Amarena che possono farcela, ma vanno rispettati criteri di prudenza rigorosa se vogliamo aiutarli a sopravvivere indisturbati. Un dolce e malinconico pensiero va alla loro mamma che non dimenticheremo, il suo ricordo rimarrà vivo nei nostri pensieri per sempre.

I cuccioli di Amarena

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