A tu per tu con Alessandro Bevilacqua, assessore alla Protezione animale del Comune di Chieti
di SONIA DI MASSIMO
Fare politica oggi è considerato un virtuosismo non da poco, visto
che la destrezza in ambito di amministrazione e affari pubblici non è un
talento ereditario, ma unicamente predisposizione.
E quando ad oggi sentiamo un politico che si occupa in prima linea di
tutela degli animali, salvaguardia dell’ambiente, eco-sostenibilità e
innovazione delle nostre imprese locali, allora è il caso di scandagliare
l’argomento allo scopo di sensibilizzare la collettività.
Abbiamo incontrato Alessandro Bevilacqua, attualmente assessore
alla Protezione animale e all’Igiene urbana del Comune di Chieti, per
parlare delle iniziative in cantiere da concretizzare a breve. Bevilacqua è
stato il portavoce del Comune di Chieti per quanto concerne l’attivazione
del progetto “Il Portale di Birillo” dedicato alle politiche del mondo
animale.
L’idea nasce proprio con la finalità di abbattere il cosiddetto
“gap” di informazione legislativa e sui servizi che sovente crea attrito tra
la collettività e gli enti pubblici, con la conseguenza di sensibilizzare
l’opinione pubblica sulle delicate tematiche inerenti gli animali da
affezione e non. L’impegno da parte dell’assessore, attivatosi
tempestivamente, è quello di fungere da apripista per far aderire le altre
municipalità abruzzesi al progetto, di cui è già partner ufficiale il Comune
di Chieti.
Assessore Bevilacqua, lei ha annunciato l’attivazione a breve di un corso per l’ottenimento del patentino per i proprietari di cani.
È uno degli impegni prioritari per cui mi prodigo, in quanto non è
assolutamente da sottovalutare. Premetto che non vi sono processi alle
razze, ma a seguito degli ultimi eventi, quale la tragedia a Pordenone, in
cui un uomo di 74 anni è rimasto vittima dell’inspiegabile attacco di un
cane AmStaff che lui ben conosceva, io torno a ribadire l’improrogabilità
di questi corsi. Visto che le nuove disposizioni ministeriali hanno
abrogato la “black list” delle 17 razze a rischio per caratteristiche fisiche, introdotte dall’ex ministro Sirchia, per il Ministero della Salute i cani
classificati “a rischio elevato per l’incolumità pubblica” ad oggi sono
riconducibili a tutti gli episodi di aggressione. Ma non possiamo
trascendere dal fatto che un morso inflitto da un Chiwawa possa sortire lo
stesso effetto di quello di un Rottweiler. I corsi specialistici sono mirati a
rendere i proprietari responsabili, al fine di gestire i cani che hanno
manifestato disturbi del comportamento.
Parliamo di microaree “a misura di zampa” nell’area di Chieti
Si tratta di un impegno atto a ripristinare aree di sgambamento decorose
in città per i cani. Una porzione di terreno creato per i cani e i loro
padroni al fine di consentire loro una mobilità libera in scenari a loro dedicati. È un progetto maturato in un’ottica di urbanizzazione che vede
inesorabilmente ridotti gli ambienti deputati in origine anche agli animali.
Spostiamoci su un altro fronte, sempre focalizzato sulla salvaguardia
dell’ambiente. Parliamo di “Filiere virtuose”, un progetto interregionale molto innovativo, un’operazione di carattere socio-economica.
“Filiere Virtuose – Asset Energie ed Eco-Sostenibilità”: si tratta di un
progetto su scala inter-regionale di proposte per nuove politiche
finalizzate alla salvaguardia dell’ambiente ed un concreto azzeramento
dei rifiuti, ad un uso più efficiente e più equo dell’energia, allo sviluppo di
eco-imprese d’innovazione totalmente eco-sostenibili, per una nuova
occupazione e un incremento della ricchezza procapite. In sostanza,
l’iniziativa è volta ad una finalità educativa dei cittadini, per impartire loro
il concetto che il rifiuto non va considerato un mero elemento di scarto
fine a se stesso, bensì quale elemento rigenerante che viene rimesso in
circolazione secondo un principio virtuoso di prevenzione.
Ci sono dunque tutti i presupposti necessari per dare vita ad
un’economia circolare?
Sì, in quanto il progetto nasce a favore di innovative politiche di rilancio
della Regione Abruzzo e della sua economia interna, per entrare nella
nuova era delle filiere delle “Community Energetiche di Prosumer” e
favorire tutti i Cittadini virtuosi interessati ad aderire: alla produzione di risorse energetiche (elettricità e idrogeno), per auto-consumo e vendita
per il fabbisogno di utenze territoriali produttive industriali, agricole,
commerciali, turistico-alberghiere e soprattutto mobilità urbana.
Alla Raccolta Differenziata di Qualità (RDQ) delle Materie Prime Seconde
Omogenee Rigenerative (MPSO-R) selezionando i propri beni di scarto
giornalieri post-consumi che, così facendo, non diventeranno mai più
rifiuti, ma solo materie di qualità vergini da vendere per il loro riciclo
diretto garantendo, oltretutto, la riduzione della tassa Tari fino all’80% in
meno, grazie all’azzeramento della produzione di rifiuti e dei mancati
costi di smaltimento.
Insomma, un nuovo progetto a favore di una concreta economia circolare
eco-sistemica ed auto-sufficiente, dove al centro vi è l’individuo e il suo
contributo al sostegno di una nuova comunità di abruzzesi direttamente
parte attiva e responsabile in prima linea in tutti i processi di “filiera”
quali creazione, produzione, distribuzione e consumo critico.
L’auspicio è che il tutto venga adottato con sensibilità lungimirante
anche da altri enti.
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