Pet Food: Come scegliere la corretta alimentazione per i nostri animali, la parola all’esperto

Pet Food: Come scegliere la corretta alimentazione per i nostri animali, la parola all’esperto

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I consigli sulle cose fondamentali da sapere e quello che va evitato

di Michele Brunetti

Così come per l’uomo anche per i nostri pets l’alimentazione gioca un ruolo di vitale importanza per l’ottenimento e il mantenimento di un buono stato di salute e nella prevenzione di patologie o nel controllo di alcuni casi dove esse sono presenti, tutto questo ce lo ricorda il dott. Antonio Cisternino, specializzato in alimentazione e nutrizione del cane e del gatto. Quando scegliamo tra gli scaffali dei negozi il cibo per il nostro amico a quattro zampe, spesso possiamo commettere degli errori o avere delle titubanze. “È importante per il proprietario differenziare le scritte alimento completo o complementare, – spiega il dottor Cisternino -, la prima dicitura indica che il pet food apporta tutti i nutrienti di cui l’animale necessita ogni giorno, la seconda che quest’alimento è destinato ad essere associato con un altro. Per quanto riguarda la lista degli ingredienti, essi sono inseriti in ordine, in termini di quantità, dal più utilizzato al meno”.

Il dottore, nello spiegarci che secco e umido sono intesi come due alimenti diversi e da utilizzare secondo la loro funzione (il primo è un alimento completo, il secondo complementare), ci aiuta a sfatare un mito comune intorno al pet food che spesso fa esitare i consumatori all’acquisto. “La dicitura carne e derivati sta semplicemente a indicare tutte le parti carnose di animali terrestri a sangue caldo macellati, fresche o conservate mediante opportuno trattamento e tutti i prodotti derivati dalla trasformazione del corpo di animali a sangue caldo, – spiega l’esperto-, vanno incontro al processo di estrusione nel quale per formare la crocchetta vengono raggiunte temperature elevatissime che comportano la sanificazione del prodotto stesso”. Gli alimenti industriali, in linea di massima, non vanno demonizzati, possono essere discretamente bilanciati, sicuri e vantaggiosi a livello economico.

Lo specialista, da noi intervistato, non sconsiglia affatto la cucina casalinga, ma è bene che ingredienti e razioni siano concordati con il medico veterinario o con lo specialista in nutrizione, per evitare scompensi o possibili carenze, soprattutto quelle di minerali o di vitamine, che potrebbero causare disturbi della crescita, alterazioni muscoloscheletriche, anemia o rachitismo, quest’ultimo spesso causato, per esempio, da assenza di vitamina D, quindi risulta imprescindibile in questa modalità fai da te l’utilizzo di integratori adatti. L’aiuto di una figura professionale competente, oltre che per fornire la corretta alimentazione, è fondamentale per individuare e risolvere casi di allergie o intolleranze alimentari, somministrando la dieta idonea e consigliando la scelta dei prodotti con specifiche formulazioni ipoallergeniche già presenti sul mercato.

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L’obesità in forte crescita e i cibi da evitare al nostro pet

La patologia più diffusa in cane e gatto, spesso non considerata neanche come tale dai proprietari, è l’obesità. “I dati evidenziano che sono oltre il 50% i cani e gatti con questa patologia che può trovare le sue fondamenta in predisposizioni genetiche, ormonali, di attività fisica, di abitudini del padrone e di relazione cane proprietario, ma proprio quest’ultima, – spiega Cisternino -, sembrerebbe essere la causa principale, e affidarsi a uno specialista in nutrizione è provvidenziale per evitare l’innesco, nel paziente obeso, di altre gravi problematiche quali diabete, patologie cardiovascolari, problemi articolari, epatici e cutanei”.

Quando mangiamo qualcosa, non facciamoci intenerire dal nostro cucciolo che manifesta il desiderio di volerne un pezzo per sé. Certi cibi possono essere pericolosi. “Per quanto riguarda i cani evitare assolutamente alcuni alimenti quali cioccolato, per la presenza di teobromina, che in quantità elevate può causare battito cardiaco irregolare, tremori e nei casi più gravi morte, – puntualizza lo specialista –, invece, allargando il discorso anche ai gatti, evitiamo per entrambi gelato o altri alimenti con notevoli quantità di zuccheri e lattosio per prevenire obesità e possibili intolleranze al lattosio, evitiamo aglio e cipolla, in quanto la bibliografia sembrerebbe evidenziare una correlazione di questi con anemia, attenzione a noci, uva e uvetta che possono causare problemi di letargia, depressione, problemi renali e vomito, infine, – conclude il dr. Cisternino -, alcuni studi recenti sembrano individuare nell’avocado una sostanza fungicida in grado di causare problemi digestivi nei pets.”

Per consulenze personalizzate con Antonio Cisternino scrivere a acisternino@outlook.it oppure telefonare al numero 366 534 4867


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