Il canile di Pescara a rischio chiusura
“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”: così Mahatma Gandhi apostrofava con il suo proverbiale tono aspro di rimprovero coloro che si discostavano da tale verità. Una verità che purtroppo viene spesso professata ma nel contempo elusa. Ad infrangerla, oggi è il Comune di Pescara, che sta mettendo in stand-by il destino incerto dei 38 ospiti dello storico canile di via Raiale gestito da oltre 20 anni dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane che sarà smantellato, quasi come se queste bestiole fossero dei “file” del pc da ripristinare più in là, con tutti i disagi che ne conseguono.
E tutto ciò per una mera questione monetaria, perché i fondi necessari agli interventi di ristrutturazione, pari a 15mila euro, saranno dirottati sulla Città della Musica. Un progetto encomiabile senza ombra di dubbio, ma non certamente prioritario rispetto ai bisogni dei nostri amici a quattro zampe. Una decisione irremovibile da parte del primo cittadino di Pescara, Carlo Masci, sebbene noto amante degli animali come si professa anche sul suo profilo social.
Manifestazione di protesta a Pescara
Un provvedimento che sta sollevando in questi giorni fiumi di manifestazioni di protesta nonché petizioni da parte degli animalisti e non, perché il malcontento popolare, in questa deprimente vicenda, scuote le
coscienze di tutti, nessuno escluso. Capofila d’eccezione del “sit-in” virtuale e in presenza, personaggi pubblici come Sandra Milo, Naike Rivelli ed anche il noto giornalista Andrea Scanzi, con i loro accorati appelli al Sindaco: “Non deportate i cani, il canile di via Raiale deve restare aperto!”.
Di contro, il sindaco Carlo Masci, con un lungo post sul suo profilo Facebook, ha replicato proprio ai manifestanti dello scorso sabato 4 novembre, ribadendo le ragioni di carenze strutturali che hanno
determinato la decisione della Asl, a cui bisognerà adempiere entro il 31 dicembre 2023. Nel post sottolinea che i cani saranno trasferiti nella struttura autorizzata di Civitella Casanova, aggiungendo che il nuovo canile si farà presto. Naturalmente la risposta dei volontari non si è fatta attendere, i quali attraverso il social hanno voluto ribadire le loro ragioni.
Ma in molti sono angosciati dal destino a cui vanno incontro i cani ( alcuni di essi vengono da storie di violenza e maltrattamenti e sono impegnati in percorsi di recupero ) nella struttura di Civitella, non essendo dotata quest’ultima di un’area di sgambamento, essenziale per gli ospiti di via Raiale in quanto anziani o affetti da patologie. Nel frattempo, il Comune ha deliberato che, in attesa del nuovo rifugio, ci sarà un contributo annuo di 1.100 euro per chiunque vorrà adottare uno dei 38 cani.
Per domenica 12 novembre a partire dalle 11:00, presso il canile in via Raiale, i volontari hanno organizzato un OPEN DAY IN CANILE, un momento di incontro per chiunque voglia partecipare ed appoggiare questa giusta causa. Intanto, l’ultima parola spetterebbe di diritto proprio a loro, agli amici a 4 zampe, ma come concluderebbe il poeta americano Martin Buxbaum, “Il cane scodinzola con il cuore.”
Ti potrebbe interessare anche Imprigionare cani per soldi, canili lager e libertà negate